Bangladesh: Un incendio colpisce i rifugiati

Gravi i danni provocati dall’incendio del 5 marzo nel campo profughi più grande del mondo. I Missionari Saveriani chiedono aiuto per i rifugiati Rohingya.

Un terribile incendio è scoppiato il 5 marzo a Kutupalong Balukali, il campo profughi più grande del mondo a Cox's Bazar, in Bangladesh, che dal 2017 ospita oltre 730 mila persone, appartenenti alla minoranza musulmana Rohingya, fuggite dal confinante Myanmar.
Gli incendi sono un rischio enorme a causa del sovraffollamento, della poca acqua e dei materiali infiammabili recuperati per creare un riparo.
Con l'ultimo evento più di 3mila baracche sono state distrutte, oltre 16 mila rifugiati sono rimasti senza un tetto e circa 200 persone sono ferite o ustionate. Anche la piccola scuola gestita dai Missionari Saveriani è bruciata.
I rifugiati hanno intrapreso il pericoloso viaggio dallo stato del Rakhine, in Myanmar, dove la giunta militare ha perseguitato con brutale violenza uomini, donne e bambini.

Arrivati nel sud-est del Bangladesh, hanno ricevuto un rifugio sicuro dal governo e dalla popolazione locale. Inizialmente, sono stati accolti con simpatia sia dal Bangladesh sia dalla comunità internazionale, ma l’interesse di quest’ultima recentemente è andato diminuendo.
Oggi il Bangladesh, a causa della crisi economica causata della pandemia e della guerra in Ucraina, stenta a provvedere ai Rohingya, soprattutto per i sempre più scarsi fondi della comunità internazionale. La comunità dei Padri Saveriani fa appello alla generosità di Cuore Amico per sostenere chi ha perso davvero tutto, nella progressiva indifferenza della comunità internazionale.

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