Nella zona amazzonica le Figlie di Maria Ausiliatrice si adoperano per salvaguardare la ricchezza culturale degli indios anche attraverso la conservazione della loro lingua.
Posta a nord del territorio brasiliano, l'Amazzonia è una vastissima pianura quasi interamente ricoperta da foreste pluviali. Lungo uno dei numerosi fiumi che l’attraversano, il Rio Negro, vi sono popolazioni indios che vivono ancora in modo primitivo: cacciano, pescano e praticano agricoltura di sussistenza.
Conservano le tradizioni orali, la mitologia, le conoscenze sulla salute e sulla medicina alternativa dei loro avi. Non hanno però accesso ai poteri pubblici e si trovano in situazione di esclusione sociale, data anche dalle grandi distanze geografiche di questo territorio, dove si vive sulle rive del fiume che funge da strada.
È un contesto in cui forte è la crisi di valori che colpisce soprattutto le giovani generazioni, confuse e disorientate dai tanti stimoli del mondo del consumismo contrapposti alle proprie radici culturali. A Santa Isabel do Rio Negro tanti sono i bambini, gli adolescenti e i giovani che non riescono a terminare gli studi, che migrano o che si prostituiscono in cambio di soldi o alimenti. Il consumo della droga è allarmante e, spesso, è visto come mezzo per eliminare la tristezza e la mancanza di prospettive. Questa crisi è una delle cause alla radice dei frequenti suicidi che si verificano tra i giovani indigeni.
Le Figlie di Maria Ausiliatrice presenti a Santa Isabel sono impegnate a dare loro supporto sociale ed educativo che prevede, oltre a un rinforzo scolastico, anche un’attenzione specifica alla conoscenza della lingua madre e delle proprie radici culturali. È un lavoro impegnativo che rappresenta un fondamentale punto di riferimento per la popolazione locale, e che va sostenuto.
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