Cuore Amico

Burundi: Soeurs Ouvrieres per i bambini di Gitega

Il Burundi è uno dei Paesi più poveri del mondo: nella graduatoria dell'indice di sviluppo umano è al quintultimo posto. Da tempo purtroppo una politica di chiusura ha portato, insieme ai cambiamenti climatici, una crescita della fame tra la popolazione più disagiata che vive soprattutto di agricoltura.


Suore operaie sostegno a distanza bambini e aiuto ai poveri
Suor Angeline ci ha scritto dalla missione chiedendo di attivare ulteriori sostegni a distanza

In Burundi i giovani sono la maggioranza della popolazione: solo i bambini da 0 a 14 anni ne rappresentano il 44 per cento. Dare loro dignità e possibilità di vita è l'impegno delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth presenti a Gitega dal 1989.
Questa comunità è un punto di riferimento per molti bambini della zona e per le loro famiglie. Anche grazie al sostegno a distanza attivato presso Cuore Amico, le missionarie donano ogni mese quanto serve per andare a scuola (quaderni, biro, la divisa che qui è necessaria), per curarsi in caso di malattia (la malaria è molto frequente) e fagioli, sale, farina per la famiglia.
In cambio i bambini devono portare ogni giorno dell'acqua per l'orto o dell'erba per i conigli della missione. Questo patto di aiuto reciproco serve per non alimentare una mentalità di dipendenza che facilmente matura in chi riceve senza dover fare nulla ed educa, sia pure nel piccolo, a guadagnarsi onestamente la vita.
Suor Angelina e suor Maria Rosa ci hanno scritto dalla missione chiedendo di attivare ulteriori sostegni a distanza perché, scrivono, «quello che facciamo a Gitega è sicuramente una goccia nel mare, ma permette a molti una vita dignitosa. Ma in questo Paese la fame aumenta di giorno in giorno, e ancora tanti bambini restano indietro».



60 anni di missione!

Sono tante le opere che le Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth hanno realizzato in Burundi con entusiasmo, fede e sudore della fronte. Con il sostegno a distanza possiamo continuare ad aiutarle nella loro importante opera di evangelizzazione.
Le Suore della Santa Casa di Nazareth, chiamate Suore Operaie, sono nate ai primi del ‘900 sulla chiamata di Dio a Sant'Arcangelo Tadini. Iniziano il loro apostolato tra i fratelli del Burundi nel 1966, quando il Vescovo di Kiremba affidò loro la missione di Nyamurenza, un villaggio sulle montagne del nord al confine con il Ruanda. Fu così che il 26 luglio del 1966 venne aperto il primo dispensario della zona.
Da allora la missione si è estesa a Rwegura (nel 1977) sulle montagne, tra le piantagioni di thè ai margini della foresta equatoriale.
È stata rifugio per i profughi ruandesi, burundesi e congolesi in fuga dalle atrocità della guerra.
Del 1989 è la casa di Gitega, ex-capitale del Burundi, e del 2001 la casa di Bujumbura, nell’attuale capitale.
Molte sono le opere sociali realizzate in questi anni: dispensari e centri di salute a Nyamurenza e Rwegura; la casa madre delle missionarie, ambiente per la formazione e la crescita spirituale della comunità e luogo di apertura verso la gente per condividere la vita con i suoi bisogni spirituali e umani.
Poi la scuola di alfabetizzazione e catechesi e un foyer dove insegnare ai giovani più bisognosi il mestiere della falegnameria, sartoria e maglieria. Infine le tante opere di carità a favore degli orfani, delle vedove, dei giovani disoccupati, degli anziani soli, dei rifugiati e profughi di guerra.
Mille ricordi, emozioni, nostalgie, gioie e speranze spingono la comunità missionaria delle Suore Operaie a ringraziare Dio per questo grande dono della missione in Burundi.
Queste religiose non per nulla si chiamano Operaie. Sono infatti presenti là dove la fronte si cosparge di sudore e le mani si riempiono di calli. Le ore di lavoro sono per tutte tempo di unione con Dio, secondo le indicazioni di don Tadini:
«Mentre lavorate con le mani, il vostro cuore e la vostra mente si elevino a Dio, così il vostro lavoro sarà una continua preghiera».


Sostegno a distanzaSostegno a distanza  

Il sostegno a distanza favorisce la crescita e lo sviluppo di bambine e bambini in diversi paesi del mondo attraverso un simbolico gemellaggio. Aderire significa impegnarsi a seguire il piccolo durante il periodo della scuola ma, non è un contratto. Il benefattore ha la facoltà di recedere in qualsiasi momento.

I missionari, attraverso Cuore Amico, provvederanno a inviare al benefattore fotografie, pagelle, lettere, disegni o lavoretti a testimonianza del percorso di crescita.

Per un bambino o bambina bastano 300 euro all'anno, anche a rate. 

È anche possibile fare una donazione per questo progetto missionario senza attivare il sostegno a distanza indicando nella causale "Una tantum".

Per informazioni chiamaci in orario d'ufficio allo 030 3757396. 

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Id progetto: 100374 | Aggiornato il 1 agosto 2024  da Sostegni a distanza   email | modifica | permalink



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