La «Fondation Bethléem» si trova a Mouda, un villaggio a 33 Km. da Maroua, il capoluogo della provincia dell'Estremo Nord del Camerun. Nasce nel 1997 per opera di Padre Danilo Fenaroli del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime).
Referente: Padre Danilo Fenaroli
Congregazione: Pime - Pontificio Istituto Missioni Estere
La dedizione, l'accudimento, la custodia generano luoghi ospitali in cui rifioriscono quanti non aspettano altro che un gesto di tenerezza e una casa in cui abitare. è quello che succede al Centro Bethléem a Mouda, villaggio nell'estremo nord del Camerun, una delle regioni più povere del continente africano, avvilita dalla presenza dei terroristi di Boko Haram. Le persone con disabilità in queste zone sono il 5% della popolazione, ma i disabili sono considerati vittime di maledizione e non esistono strutture a loro dedicate.
Proprio per dare assistenza, cure mediche ed educazione ai bambini e ai disabili fisici e mentali, padre Danilo Fenaroli, missionario del Pime, nel 1990 fonda il Centro che negli anni, come un piccolo formicaio, cresce sempre tentando di essere struttura "aperta” verso il territorio e i villaggi limitrofi.
Padre Danilo Fenaroli, 21 luglio 2022
Oggi il centro ospita 300 bambini e giovani seguiti da insegnanti, medici, fisioterapisti, infermieri, assistenti sociali all’interno di un asilo nido residenziale, che accoglie 80 neonati orfani di mamma (morta durante o subito dopo il parto), una scuola dell’infanzia e una elementare, per bambini disabili e non, una scuola di formazione per insegnare un mestiere ai giovani, una casa di accoglienza, un'infermeria, un centro di rieducazione e un centro di riabilitazione fisioterapica per dare cure e accoglienza a bambini e adulti con disabilità.
È un'opera sociale privata, con scopo non lucrativo legalmente riconosciuta dal Ministero degli Affari Sociali Camerunese dal 13 gennaio 2000, appartenente al Pime e alla associazione dei Silenziosi Operai della Croce (Sodc).
Il centro accoglie con modalità residenziale bambini orfani, persone disabili e vedove. Realizza corsi di formazione e attività professionale in diversi settori: artigianato(sculture in legno, batik, sartoria, oggettistica in cuoio...), falegnameria, saldatura, e gestisce una fattoria.
Per approfondire: La paziente tessitura dell’amore
da "L'Osservatore Romano" del 30 luglio 2020 - Testo di Cristina Uguccioni.
Il sostegno a distanza favorisce la crescita e lo sviluppo di bambine e bambini in diversi paesi del mondo attraverso un simbolico gemellaggio. Aderire significa impegnarsi a seguire il piccolo durante il periodo della scuola ma, non è un contratto. Il benefattore ha la facoltà di recedere in qualsiasi momento.
I missionari, attraverso Cuore Amico, provvederanno a inviare al benefattore fotografie, pagelle, lettere, disegni o lavoretti a testimonianza del percorso di crescita.
Per un bambino o bambina bastano 300 euro all'anno, anche a rate.
È anche possibile fare una donazione per questo progetto missionario senza attivare il sostegno a distanza indicando nella causale "Una tantum".
Per informazioni chiamaci in orario d'ufficio allo 030 3757396.
Per ricevere ogni mese la rivista in pdf con le notizie sui progetti che sosteniamo in tutto il mondo.