Nel dicembre 2020 vi abbiamo raccontato l'opera missionaria in Camerun di Padre Luigi Savoldelli, impegnato dal 2014 alla periferia di Yaoundé nel progetto agricolo-educativo Laudato Sì che la comunità Marista sta condividendo con un gruppo di giovani e famiglie povere della zona, per imparare a lavorare la terra e a curare animali.
Grazie alle donazioni pervenute è stato possibile realizzare parecchie attività agricole, permettendo alle famiglie che lavorano nel campo di avere cibo per le loro necessità quotidiane. Padre Luigi Savoldelli ci ha scritto per ringraziarci e chiedere ancora un aiuto, questa volta per l’acqua, «elemento essenziale, fondamentale e universale per la vita».
Le difficoltà per avere l'acqua
Scrive padre Luigi: «Tra i vari aspetti che mi hanno colpito al mio arrivo in Camerun, quello che forse più di tutti mi ha scosso è stato il divieto di bere l'acqua. È vero quello che afferma papa Francesco nell'Enciclica Laudato Sì, che “un problema particolarmente serio è quello della qualità dell'acqua, disponibile per i poveri, che provoca molte morti ogni giorno. Fra i poveri sono frequenti le malattie legate all’acqua. La dissenteria e il colera, dovuti a servizi igienici e riserve di acqua inadeguati, sono un fattore significativo di sofferenza e di mortalità infantile.” (Laudato Sì, n°29).
Ho visto con i miei occhi la fatica che tutti qui incontrano ogni giorno, dai bambini agli anziani, per procurarsi l’acqua, e la gioia quando se ne trova un po’ nei ruscelli. Situazione che si fa ancora più difficile nel corso della stagione secca.
Anche nella nostra coltivazione, dove le famiglie vivono una situazione precaria sostenendosi principalmente con i prodotti dei campi, abbiamo incontrato difficoltà per l’orto e abbiamo dovuto attingere con gli annaffiatoi all’acqua dal ruscello, pur consapevoli della sua scarsa qualità».
Il pozzo dell'acqua
Ecco perché il missionario vorrebbe realizzare presso il campo un pozzo di 15 metri di profondità, una torre con una cisterna e un sistema di canalizzazione per garantire l'approvvigionamento di acqua all'orto, alle stalle dei maiali e ai pollai.
Per realizzare il progetto serve molto materiale, e padre Luigi rivolge ai benefattori di Cuore Amico un appello, richiamando le parole di papa Francesco che sottolinea "lo spirito di collaborazione tra le famiglie e la solidarietà dei benefattori".
«Mi piacerebbe - scrive - creare le condizioni perché questa gente continui ad amare la propria terra e lavorare con passione per la dignità propria e della propria famiglia senza inseguire viaggi carichi di sofferenza e sogni delusi verso nord».
Siamo in linea con il Papa che afferma: “La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale. Tutti possiamo collaborare come strumenti di Dio per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative e capacità. ” (Laudato Sì, n°13-14).
Progetto completato. Grazie ai benefattori!
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[Idp 106065 del 1 agosto 2024]
Un asilo e un doposcuola
Le Suore Domenicane vorrebbero dar vita a un asilo dove le mamme possano lasciare i figli più piccoli e un doposcuola per sottrarre i ragazzi più grandi alla strada.
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