Fornire acqua potabile alla gente attraverso la realizzazione di un pozzo è ciò che chiede padre Etienne Luamba Butsila, della congregazione del Cuore Immacolato di Maria, a Gadji.
Siamo in un’area del Camerun orientale dove la crescente desertificazione in altre zone del Paese porta all’aumento della popolazione e rende l’accesso all’acqua potabile particolarmente difficile.
A chi si stabilisce qui non resta che rifornirsi in fiumi o laghetti distanti dalle proprie abitazioni, correndo il pericolo di annegare.
Sono inoltre acque inquinate, perché questa zona è stata presa d’assalto da compagnie straniere che estraggono minerali dai corsi d’acqua in cui la popolazione beve e si bagna, e c’è una forte esposizione alle sostanze chimiche utilizzate per l’estrazione: «Stiamo già assistendo a frequenti casi di cancro e altre infezioni intestinali» afferma padre Etienne. «Le acque, infatti, rimangono torbide tutto l'anno».
In questo contesto realizzare un pozzo con pompa manuale è una risposta concreta ai bisogni della gente, a partire dai bambini che hanno costantemente mal di pancia a causa dell'acqua sporca che bevono:
«Fornendo acqua potabile a questa comunità, aiuteremo a migliorare le condizioni di vita delle persone».
per scavare il pozzo di Gadji servirebbero 5.000 €. Ogni piccola donazione conta!
[Idp 106065 del 1 agosto 2024]
Un asilo e un doposcuola
Le Suore Domenicane vorrebbero dar vita a un asilo dove le mamme possano lasciare i figli più piccoli e un doposcuola per sottrarre i ragazzi più grandi alla strada.
[Idp 106055 del 1 luglio 2024]
Acqua viva per la scuola
Le Suore Domenicane della Beata Imelda, che gestiscono un istituto con sempre più giovani iscritti, chiedono un aiuto per costruire un pozzo a Balikumbat.
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