Vivere per strada, soprattutto se si hanno dai 5 ai 15 anni, significa essere malnutriti e sempre in condizioni igienico-sanitarie precarie: ci si ammala di Hiv, tubercolosi, malaria, tifo, scabbia senza avere alcuna possibilità di ricevere assistenza sanitaria.
Per i ragazzi significa essere esposti a ogni tipo di pericolo o violenza, abusi e sfruttamento. Per tante bambine lo stupro, le malattie sessualmente trasmissibili, le gravidanze indesiderate, la violenza, fanno parte della realtà di tutti i giorni.
Don Maurizio Canclini, missionario fidei donum della Diocesi di Milano, insieme ad alcuni volontari, gira ogni notte con un’autoambulanza per i quartieri più poveri di Kinshasa per aiutarli.
Coloro che decidono di abbandonare la vita di strada, in particolare bambine e ragazze, sono invitati a intraprendere un percorso di riabilitazione fisica e affettiva che comprende anche pulizia della casa, igiene, cucina. Possono frequentare un corso di prima alfabetizzazione e di avviamento al lavoro, determinante per garantire un’autonomia futura. Don Maurizio vorrebbe insegnare anche il mestiere di panificazione e, per questo, è riuscito ad acquistare un ambiente che ha ristrutturato trasformandolo in laboratorio artigianale e negozio. Occorre però attrezzarlo con il necessario per un forno.
Riusciamo ad andargli incontro?
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[Idp 106056 del 1 luglio 2024]
Impianto idrico per il dispensario
Il dispensario rurale di Kilemba è l'unico a fornire assistenza in una vasta zona, ma non dispone di acqua potabile. È necessario un impianto idrico filtrante.
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