Si chiamano Abeba, Eshe, Juba e sono alcune delle ragazze che suor Elena vorrebbe togliere dalla strada per sottrarle a violenze e abusi. È, questa, una delle ultime iniziative di suor Elena Albaraccin, missionaria delle suore Dorotee di Cemmo, dal 1986 infermiera all'ospedale di Bukavu, capoluogo del Sud Kivu, una zona tormentata da conflitti, guerre, violenze ripetute, miseria. Nella bidonville della città la religiosa svolge la sua instancabile opera quotidiana a favore dei bambini denutriti e dei malati, ampliando i suoi interventi anche a famiglie disagiate e giovani colpiti dall'Aids.
Nel suo ideale abbraccio ci sono anche le giovani abbandonate, e suor Elena fa di tutto per recuperarne la dignità: promuove un'istruzione di base e corsi di taglio e cucito, ricamo, confezione di cesti, produzione di sapone. «Occorre aiutare queste ragazze a superare il disagio della vita di strada e la povertà fisica, intellettuale, morale in cui si trovano, rendendole poi autonome anche dal punto di vista economico», spiega suor Elena. «Al termine del percorso di sostegno, ove possibile, vengono reinserite nelle famiglie di origine.
In alternativa vengono accolte in case famiglia».
Sosteniamo questa iniziativa di Suor Elena, conducendo per mano queste giovani sulla strada dell’inclusione sociale.
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[Idp 106056 del 1 luglio 2024]
Impianto idrico per il dispensario
Il dispensario rurale di Kilemba è l'unico a fornire assistenza in una vasta zona, ma non dispone di acqua potabile. È necessario un impianto idrico filtrante.
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