Era il 1998 quando una grave crisi economica si abbatteva sulla Corea del Sud: i negozi chiudevano i battenti e le fabbriche cessavano la produzione lasciando tanti senza lavoro e anche senza casa, costretti a mendicare lungo le strade.
In questa difficile situazione per l'intero Paese padre Vincenzo Bordo, missionario degli Oblati di Maria Immacolata, non è rimasto con le mani in mano e, nella città di Seongam, ha trasformato un fatiscente magazzino parrocchiale nella Casa di Anna, che ogni giorno accoglie senza fissa dimora, ragazzi di strada, anziani soli, disabili, provvedendo almeno alle esigenze primarie. In particolare il Centro offre un pasto quotidiano, vestiti, servizio dormitorio, servizio docce e barbiere, medicine a tutti coloro (circa 500 ogni giorno) che bussano alla sua porta.
Della sua esperienza quotidiana scrive: «Tanti vedono il dolore come una punizione da parte di Dio, io lo vedo di più come un’opportunità, una grazia, a volte anche un dono. Di fronte al dolore non siamo più noi stessi: o c’è rabbia e quindi diventiamo peggiori, o lo superiamo e diventiamo migliori. Aiutatemi ad andare incontro alle necessità di tanti fratelli che vivono nel dolore. In questo modo posso accogliere in un tenero abbraccio tantissimi abbandonati. Con un piccolo aiuto da parte di tutti sarà possibile ristrutturare la "Casa di Anna" che necessita di lavori urgenti dimostrando che con l’amore, la solidarietà, la condivisione si possono costruire una società e un mondo migliori». Aiutiamo padre Vincenzo Bordo a proseguire nella sua opera.
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