A 4mila metri di altitudine vivono circa 8.500 campesinos sparsi in 37 villaggi, in condizioni climatiche difficilissime e su un terreno sabbioso di origine vulcanica. Per vivere si coltivano patate e cipolle, un po' di orzo e poco altro. In mezzo a gente poverissima - costituita in gran parte da vecchi, bambini e disabili, perché giovani e adulti emigrano a ingrossare le file degli emarginati delle grandi città - vive padre Claudio Bernardi, 43enne che dopo tanti anni passati da volontario nell’Operazione Mato Grosso (Omg), da cinque è prete della diocesi di Latacunga.
In questi primi anni a Guangaje il suo tempo l'ha speso principalmente a conoscere le persone, una a una, proprio come fece prima di lui padre Tone Bresciani, sacerdote salesiano legato all’Omg che ha speso la sua vita in mezzo a questi indios, tanto da averne imparato la lingua kichwa.
“Tratta tutti signorilmente, specie i poveri e gli ineducati, e lascia fare al Signore”. (padre Tone Bresciani)
«Tone questa frase tentò di viverla e metterla in pratica tutta la sua vita» ricorda padre Claudio, che ha trovato in quella gente la sua seconda famiglia.
«Con alcuni operai costruiamo piccole case (due stanze, un tetto in lamiera, una porta e due finestre)» ci racconta. «Una delle ultime era per una famiglia di Pactapungo, il cui capofamiglia, Manuel, è cieco. Prima di lui abbiamo aiutato Victoria, vedova con tre figli, e Julio Agustin Lutuala, vedovo di 82 anni che vive con 3 nipoti da accudire perché la madre lavora in città».
Abbiamo incontrato don Claudio Bernardi a dicembre 2020 e raccolto la sua storia di missione in un video.
Cerca di fare anche la manutenzione delle cappelle della parrocchia e lavori di interesse comunitario come piccoli sistemi di acqua potabile, aule scolastiche, cimiteri.
Il ruolo del parroco, infatti, è più simile a quello del sindaco, visto che le autorità pubbliche non si fanno vedere molto spesso.
Don Claudio porta anche nelle case viveri (più di 500 razioni ogni mese) e visita i malati fornendo medicine, aiutando economicamente per visite ed esami specialistici o per interventi chirurgici, con il trasporto verso le strutture sanitarie locali.
«Un sogno che ho da quando sono arrivato a Guangaje è poter ristrutturare la vecchia chiesa parrocchiale, costruita 40 anni fa da padre Tone. Non é mia intenzione trasformarla in una cattedrale ma, almeno, renderla decente e darle il valore che si merita come luogo di incontro e di preghiera della comunità. Come avrete capito c’è da rimboccarsi le maniche. Da qualsiasi parte si apra la porta ai bisogni della gente, il rischio è quello di essere travolti da una valanga».
Progetto completato. Grazie ai benefattori!
Scegli un altro progetto che ha ancora bisogno di aiuto! Prima pagina »»
[Idp 105055 del 1 agosto 2024]
Sante messe per i missionari
Molte diocesi nel mondo non riescono a sostenere i sacerdoti nell' opera di evangelizzazione e attenzione ai più bisognosi. Perché non aiutarli facendo celebrare delle Sante Messe?
[Idp 105927 del 1 giugno 2024]
Cibo per i bambini di Penipe
Nelle aree rurali del Paese la mancanza di cibo è ancora una triste realtà. Padre Jaime Alvares desidera aiutare le famiglie meno abbienti.
Per ricevere ogni mese la rivista in pdf con le notizie sui progetti che sosteniamo in tutto il mondo.