L'Eritrea è tra i Paesi più poveri del mondo per un conflitto con l'Etiopia durato oltre 30 anni e che, concluso nel 1993, ha ripreso con violenza estrema nel 1998.
Finalmente nel 2018 le due nazioni hanno firmato uno storico accordo di pace lasciando però in Eritrea infinite situazioni di precarietà, determinate oltretutto dalla desertificazione che avanza e che mette in ginocchio l'agricoltura, generando siccità e carestie.
Le Suore Cistercensi di Asmara sono una congregazione locale molto giovane, sorta nel 2003. Hanno però al loro attivo un grande impegno sociale nel Paese, portato avanti senza discriminazioni nei confronti di alcuna persona in base alla religione, al genere, alla disabilità o all'etnia di appartenenza.
Nonostante siano poche di numero, le religiose, oltre ad animare la pastorale in tre parrocchie, si occupano di aiuto ai bisognosi, della gestione di un orfanotrofio e di due asili per bambini di famiglie povere. Infine, di programmi di promozione della donna. In relazione a quest'ultimo aspetto insegnano a cucire e cucinare a donne che si trovano da sole a capo di una famiglia. In Eritrea [Link], infatti, sono molte le famiglie bisognose nelle quali è la donna che si occupa di numerosi figli, perché i mariti sono morti in guerra o di malattia, o ancora sono costretti al servizio di leva obbligatorio che dura moltissimi anni, con una paga irrisoria.
Suor Luul Afewerk, superiora della congregazione, nella sua ultima visita a Cuore Amico ha descritto alcune situazioni di povertà come quella di Hannesu, 40 anni: «Sono una vedova di guerra e madre di quattro figli. Il primogenito è morto mentre attraversava il Mediterraneo nella speranza di raggiungere l'Italia; il secondo è in carcere per aver tentato di uscire illegalmente dall'Eritrea; il terzo è emigrato in Etiopia; il quarto vive con me. Ho accolto in casa mia anche due nipoti perché la loro mamma, mia sorella, è morta. Il primo ha 11 anni e la seconda, disabile e ammalata, ne ha 8. Non lavoro perché non posso lasciare sola la bambina».
Suor Luul vorrebbe avviare un corso di cucito per donne come Hannesu, per aiutarle a raggiungere un'indipendenza economica. Per questo ha bisogno di nuove macchine da cucire e per la tessitura e delle materie prime necessarie.
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Dalle suore Figlie di S. Anna arrivano parole di gratitudine che vogliamo condividere con voi.
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