L'Etiopia è uno dei Paesi più poveri al mondo, dove la maggioranza della popolazione vive di agricoltura di sussistenza. È un’attività spesso messa in crisi dalle ricorrenti siccità, come avviene anche nella regione occidentale di Wollega, zona rurale secca e arida.
Nekemte, capoluogo della regione, ha uno sviluppo sociale ed economico limitato che costringe la maggioranza della popolazione a una condizione di estrema indigenza, aggravata da una guerra civile di lunga data che si somma alla situazione di conflitto ancora esistente al nord del Paese.
In quest'area, proprio per assistere le famiglie più povere, è stato costruito anni fa il Centro sanitario San Daniel Comboni, allora gestito dalle missionarie comboniane, che si occupa soprattutto di programmi di immunizzazione, interventi di emergenza, salute materno-infantile.
Nel centro, oggi gestito dai Fratelli della Carità, fratel Dawson Dunstan ha l'urgenza di aiutare persone anziane che vivono in miseria e che, per l’età avanzata, non possono più coltivare i campi.
La maggior parte di essi, circa quattrocento persone, si trova nei villaggi di Gute Abakuna, Digafododo e Kawisa, in una valle di montagna difficile da raggiungere. Occorre fornire loro cibo e prodotti di prima necessità, ma a causa della guerra il cibo è scarso e i prezzi sono molto aumentati.
Possiamo andare loro incontro?
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