Dalla missione di Mandura, aperta nel 2001, le Suore Comboniane da due anni si recano in un piccolo villaggio della zona per annunciare la Parola di Dio, tra la popolazione Gumuz che segue ancora la religione tradizionale africana.
Piano piano le suore, grazie alla capacità di affiancarsi alle loro tradizioni, senza imporre nulla, hanno saputo meritarsi qui la fiducia e il messaggio evangelico si sta diffondendo tra la popolazione.
Gli incontri di preghiera e meditazione si tengono sotto un albero, con l’inconveniente che durante il periodo delle grandi piogge torrenziali, occorre sospenderli per qualche tempo.
«Per la povera gente (povera materialmente) avere una casa per pregare è importantissimo» ci scrive suor Vicenta Llorca «e, dopo tante difficoltà, abbiamo ottenuto l'assegnazione di un terreno per costruirvi una cappella, semplice ma capiente. La gente è disposta a collaborare portando sabbia, pietre e pali. A noi, invece, tocca tutto il resto: lamiere, cemento, travi, porte, finestre. Facendo i conti, tutto ammonta a 4.000 euro. La Parola di Dio dice “Quanto belli sono i piedi dei messaggeri che annunciano la pace”, ma noi aggiungiamo “Benedetti sono coloro che aiutano a costruirla”».
Mattone dopo mattone, arriviamo a costruire la cappella!
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