Quando anche le ultime provviste sono terminate e i morsi della fame cominciano a farsi sentire, molti di coloro che vivono nelle zone rurali o nei sobborghi vicini alla capitale si riversano ad Addis Abeba in cerca di fortuna. Nella maggior parte dei casi finiscono, però, per ingrossare le fila dei tantissimi poveri costretti a mendicare lungo le strade. Il Centro San Giuseppe, fondato nel 2003 dalla missionaria laica Almea Bordino, accoglie ogni giorno i più bisognosi con l’obiettivo di provvedere almeno alle esigenze primarie. In particolare la struttura offre un pasto quotidiano, gli indumenti, servizio dormitorio (secondo gli ultimi dati, nella città i senzatetto sono circa 150-180mila), servizio docce, farmaci, dispositivi (come sedie a rotelle, bastoni per i non vedenti, stampelle) per i disabili.
La missionaria ha purtroppo riscontrato un aumento delle bronchiti e delle polmoniti negli anziani, costretti a trascorrere la notte all’addiaccio. «In chi è avanti con gli anni, è già denutrito e debilitato e non ha a disposizione le medicine, molto spesso queste malattie risultano purtroppo letali», spiega Almea. Eppure ci vorrebbe poco per contrastare il freddo e le intemperie, accentuati dalla forte escursione termica del Paese. Basterebbe il caldo abbraccio di una coperta, donata con amore.
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