La Comunità Missionaria di Villaregia è un'associazione di fedeli presente con propri missionari in alcuni Stati molto poveri come Brasile, Perù, Burkina Faso, Mozambico.
A sud-est di Addis Abeba si trova la Prefettura Apostolica di Robe, nata da poco più di dieci anni. Siamo ai confini del mondo, in una terra dove le uniche tracce di cristianesimo risiedono nella presenza della Chiesa Ortodossa, retaggio dell'impero Amara - Cristiano.
La presenza cattolica ha poco più di 30 anni e conta circa mille fedeli. Le popolazioni Oromo e Somali che risiedono in queste province sono al 97% musulmane.
Dal 2019 padre Emanuele Ciccia, membro della Comunità Missionaria di Villaregia, opera in questa terra di frontiera svolgendo azioni di primissima evangelizzazione e promozione umana.
Con alcuni confratelli si occupa di portare aiuto a donne vulnerabili attraverso attività che possono generare reddito, sostegno alimentare a famiglie indigenti e soccorso alle povertà di strada: ragazzi di strada e senza fissa dimora.
Ma una situazione necessita di urgente aiuto. Nell'East Bale, territorio della Prefettura reso tristemente famoso dalla forte siccità che l'ha colpito negli ultimi anni, padre Emanuele ha avviato una vera e propria esplorazione, perché si tratta di una zona in cui mancano altre realtà cattoliche e azioni missionarie.
Vi sono enormi sofferenze, finora inascoltate: innanzitutto la fame e la miseria della popolazione, conseguenti a siccità e carestie che stanno minando la già povera agricoltura di sussistenza.
Inoltre l'emergenza umanitaria data dalla forte presenza di sfollati interni, di etnia Oromo, che sfuggono a un logorante conflitto etnico nella vicina regione abitata dall’etnia Somali. È necessario distribuire beni di prima necessità a chi si ritrova in campi di sfollati o si riunisce attorno a piccoli villaggi rurali già esistenti.
Infine è importante aiutare e sensibilizzare la popolazione femminile, spesso provata da matrimoni precoci forzati e dalla pratica delle barmatilee, come vengono chiamate in lingua oromo le mutilazioni genitali femminili che colpiscono ancora il 90% delle donne, ledendo nel profondo il loro spirito e la loro dignità.
«Il mandato missionario ricevuto impone di aprire piste nuove e raggiungere aree ancora non toccate dall'annuncio del Vangelo, anche semplicemente attraverso la presenza e la fraternità con i fratelli e le sorelle dell'Islam», ci scrive padre Emanuele.
Raccogliamo la sua testimonianza e ne rendiamo partecipi i benefattori di Cuore Amico, nella certezza che la sua richiesta di aiuto non cadrà nel vuoto.
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