Sostenere un bimbo a distanza significa salvargli la vita, prenderlo per mano e accompagnarlo, passo dopo passo, verso un futuro possibile.
Questo è vero soprattutto a Tondo, periferia di oltre 4 milioni di abitanti nella metropoli di Manila. In questo enorme cumulo di baracche i padri Canossiani riescono a far studiare tanti bambini e bambine che vivono tra rifiuti, miseria e abbandono.
Referenti:
Padre Allan Dizon, padre Giovanni Gentilin
Congregazione: Missionari Canossiani
Una testimonianza di quanto sia prezioso l'aiuto dei sostegni a distanza arriva da padre Giovanni Gentilin che ci ha raccontato cosa fa con la cifra che ogni anno Cuore Amico mette a disposizione: «Non solo mandiamo a scuola i bambini, ma abbiamo anche cura della loro salute, con cliniche mobili che monitorano periodicamente lo stato di salute di chi va a scuola al pomeriggio e la mattina lavora con i genitori in discarica raccogliendo ferro, plastica e rifiuti diversi».
Prosegue: «Tanti sono gli esempi di ragazzi che hanno studiato da noi, sostenuti da benefattori italiani, e che si sono fatti strada nella vita. Sono convinto che la povertà non si sconfigge dando ai poveri il cibo ogni giorno; è invece necessario camminare insieme a loro aiutandoli a studiare e a crescere».
La testimonianza di padre Giovanni Gentilin (8 giugno 2022)
La testimonianza di padre Allan Dizon (17 maggio 2018)
Un futuro per i piccoli
Vicino al porto di Manila si estende il distretto di Tondo, uno dei più poveri e desolati del Paese. Qui si vive in agglomerati di baracche. Il lavoro è un miraggio e molti si arrabattano come possono per sopravvivere e riuscire a sfamare le proprie famiglie: c'è chi fa lo scaricatore di porto per pochi spiccioli, chi fa il venditore ambulante, chi cerca nelle immondizie.
La maggior parte dei bambini vive per strada, abbandonata al proprio destino. Padre Allan Dizon e padre Giovanni Gentilin, missionari canossiani, ci chiedono di venire incontro ai piccoli di questa comunità supportandone, con il sostegno a distanza, la crescita attraverso attività educative e formative. “Adottare” un bimbo significa molto spesso salvargli la vita, prenderlo per mano e accompagnarlo, passo dopo passo, verso un futuro possibile.
Il sostegno a distanza favorisce la crescita e lo sviluppo di bambine e bambini in diversi paesi del mondo attraverso un simbolico gemellaggio. Aderire significa impegnarsi a seguire il piccolo durante il periodo della scuola ma, non è un contratto. Il benefattore ha la facoltà di recedere in qualsiasi momento.
I missionari, attraverso Cuore Amico, provvederanno a inviare al benefattore fotografie, pagelle, lettere, disegni o lavoretti a testimonianza del percorso di crescita.
Per un bambino o bambina bastano 300 euro all'anno, anche a rate.
È anche possibile fare una donazione per questo progetto missionario senza attivare il sostegno a distanza indicando nella causale "Una tantum".
Per informazioni chiamaci in orario d'ufficio allo 030 3757396.
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