Ghana: Casette in muratura per una nuova vita

Le alluvioni che hanno colpito il Paese dell'Africa occidentale hanno lasciato senza casa gli abitanti di alcuni poveri villaggi. Per la ripartenza sarebbero fondamentali nuove casette.

Padre Martino Corazzin è parroco di S. Francesco d’Assisi e superiore della Comunità francescana di Elmina, nella provincia di Cape Coast, in Ghana.
Il missionario lancia un forte appello per aiutare le comunità di otto villaggi che fanno parte della Parrocchia, le cui abitazioni, costruite con mattoni di fango cotti al sole, sono state distrutte o gravemente danneggiate dalle violente inondazioni che si sono abbattute nella zona, dove l'acqua ha raggiunto il livello circa due-tre metri di altezza.

I danni sono stati causati dal fiume che scorre nelle vicinanze, sbarrato da una diga, il cui contenuto, cresciuto a dismisura per le piogge, è stato rilasciato per evitare rischi alla struttura o – come è stato ipotizzato – a causa delle crepe già esistenti. I villaggi sono abitati da contadini molto poveri che coltivano piccoli appezzamenti di terra dove si producono manioca, banane verdi e mais.
Con l'alluvione e la distruzione delle abitazioni la gente, già povera, ha perso tutto ciò che aveva e non riesce a risollevarsi perché non ha una base da cui partire.
Per questo padre Corazzin intende realizzare alcune casette in muratura, rinforzate da tondini di acciaio, costituite da due stanze e una piccola veranda da utilizzare anche come cucina. Per la loro costruzione si impegneranno in prima persona gli abitanti dei villaggi. Sarebbe un ottimo inizio per una nuova vita.

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