Nel silenzio e nell’indifferenza della comunità internazionale, Haiti è in mano alle bande armate. Non esiste più nessuno che possa legittimamente governare. Le forze dell’ordine sono in balìa di un esercito di crudeli banditi che, armati di mitragliatori, spadroneggiano nelle strade e nei quartieri.
Continuano a saccheggiare, bruciare e distruggere tutto ciò che si trova sul loro cammino: ospedali, scuole, mercati, negozi, porti, aeroporti, depositi di medicinali, comprese le case. Nessuno può essere al sicuro.
La Missione Belém si trova nel quartiere di Wharf Jeremie e sta continuando ad accogliere, nutrire e curare quanti più bambini e pazienti possibile.
Lo fa in una situazione in cui acqua potabile e non, viveri, medicinali, benzina e gasolio per la luce elettrica arrivano, quando è possibile, tramite camion di rifornimenti che si muovono su strade in cui le sparatorie sono all’ordine del giorno.
È un miracolo ma è appeso a un filo che, con il nostro aiuto, può reggere il peso di una situazione disperata.
Nel centro Zanj Makenson - creato da Missione Belém nel 2010 a Wharf Jeremie, baraccopoli di lamiere e stracci costruita su una discarica di rifiuti nello slum di Port-au-Prince - 3mila bambini amorevolmente accuditi da padre Giampietro Carraro, oggi non hanno più corrente elettrica né acqua pulita da bere e il cibo è quasi introvabile, anche a costi elevatissimi.
Aiutiamoli a continuare a essere un’ancora nella tempesta più buia.
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Grazie da... i terremotati di Haiti
Manca tutto nell'isola caraibica che dal 2010 non trova pace. Stiamo vicini ai Padri Camilliani che lavorano duramente per portare aiuti alimentari e sanitari ai villaggi più remoti.
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