L’Africa, come l'Europa, conosce il problema dei giovani senza lavoro e ancor più senza una qualificazione. Un'emergenza sociale che si presenta in modo particolare anche a Kidima, diocesi di Boma, nel Sud della Repubblica Democratica del Congo. La maggior parte dei giovani di Kidima sono molto vulnerabili, hanno un grado di istruzione poco più che elementare, perché spesso devono abbandonare gli studi superiori. Semianalfabeti e abbandonati a se stessi si trovano facilmente in preda alla droga e alla prostituzione.
La Congregazione dei Fratelli di san Giuseppe di Boma, - tenendo conto del fatto che Kidima è una città senza industrie, dove gli abitanti vivono di allevamento di piccolo bestiame e di agricoltura tradizionale -, ha preso l’iniziativa, attraverso fratel Innocenzo Tsumbu Pfuti, di organizzare una porcilaia pilota per avviare i giovani disoccupati alla tecnica dell’allevamento dei maiali, con l’obiettivo del recupero e del reinserimento di questi giovani nella società. Un obiettivo a lungo termine è la diffusione degli allevamenti domestici. Il progetto prevede la costruzione della porcilaia e l’acquisto di una coppia di maiali per avviare l’allevamento: un piccolo aiuto per innescare un circuito virtuoso che abbatta disoccupazione e delinquenza giovanile.
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