Suor Davina Efosa, animatrice del Centro di formazione San Giuseppe, opera in una delle zone più arretrate della Nigeria, nei pressi del villaggio di Kefro. Nel centro si accolgono circa 140 ragazzi che provengono da un contesto non facile.
Nei pressi del villaggio c'è un'immensa discarica che inghiotte non solo i rifiuti, ma anche i giovani che, travolti dalla miseria, interrompono gli studi per aiutare le famiglie e che finiscono a rovistare nella discarica per sbarcare il lunario. Alcuni diventano delinquenti, violenti e si ubriacano; ragazze giovanissime restano incinte. Il centro di formazione si propone di dare loro una vita dignitosa, ma c’è bisogno di tutto: affetto, cibo, assistenza sanitaria e psicologica, formazione scolastica. La religiosa vorrebbe avviare un'attività molto promettente: realizzare un pollaio gestito professionalmente, favorendo la produzione di cibo per le famiglie, assicurando in primo luogo nutrimento ai ragazzi del Centro.
«Il pollaio», ci dice suor Davina, «servirebbe non solo per assicurare nutrimento, ma perché possa diventare un efficace mezzo per l'auto realizzazione dei ragazzi e contribuire alla vita del Centro stesso. In questo modo si potrà anche estendere ad altri bambini, residenti nelle vicine zone rurali poverissime, l'aiuto per imparare a leggere e scrivere».
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