Nel documento “Aqua fons vitae”, il Dicastero pontificio per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale sottolinea l'immenso valore dell’acqua come sorgente di vita. Come tale, deve essere protetta e salvaguardata, soprattutto in quei luoghi in cui è inquinata.
Nel villaggio di Arabpur-Murutia, nel Bengala Occidentale, la maggior parte delle persone è analfabeta e senza occupazione, non vi sono strutture sanitarie in grado di accogliere i più poveri e l'acqua potabile è scarsa.
Buona parte della popolazione soffre di disturbi di stomaco e diarrea; molti incontrano la morte a causa di virus e infezioni legate all'inquinamento delle falde. Per il terreno che contiene inoltre metalli tossici, soprattutto i bambini sono esposti a diverse malattie.
Per ridurre questi gravi problemi, la diocesi di Krishnagar intende realizzare un pozzo a tubi con trattamento di osmosi inversa, indispensabile per separare dall'acqua tutti gli elementi dannosi disciolti e ridurre molte malattie.
«La gente di questo villaggio ha bisogno di acqua pulita per poter migliorare la propria vita e quella dei propri figli» spiega il vescovo di Krishnagar, monsignor Nirmol Gomes.
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