Tra le vittime del Covid ci sono anche le vocazioni sacerdotali. Almeno in India. Il lockdown ha fatto chiudere scuole e seminari a scapito della formazione e dei cammini vocazionali di nuovi aspiranti al sacerdozio. Nella Diocesi di Bagdogra, città del distretto di Darjeeling, nello Stato indiano del Bengala occidentale, si è posto in modo drammatico il problema della formazione degli aspiranti sacerdoti. «Con un sostegno finanziario e con il conforto della vostra preghiera, potremo fare molto per il primo livello di formazione dei candidati al sacerdozio» scrive monsignor Vincent Aind, vescovo della diocesi.
Il presule spiega come stanno le cose: «Non abbiamo potuto fare visita alle famiglie, né organizzare un campo vocazionale, perché non si poteva stare insieme. Per questo il nostro seminario è rimasto vuoto» racconta sconsolato il vescovo di Bagdogra. «Fortunatamente il Covid sta mollando la presa e adesso possiamo contare su cinque nuovi candidati, ma speriamo di averne molti di più per l’anno 2022».
Questo sarà possibile anche grazie all'aiuto dei sostenitori di Cuore Amico: «Quali che siano i numeri» spiega monsignor Vincent Aind «restano i costi per mantenere la struttura, aumentati dall’inflazione galoppante nel nostro Paese». Un piccolo aiuto può fare molto per formare quei giovani che porteranno tra la gente la Parola di Dio e la loro vicinanza come futuri pastori.
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