Stretto tra il Nepal, il Butan e il Bangladesh, il Bengala Occidentale è uno degli stati indiani in cui sono molto presenti estese coltivazioni da tè, dalla cui raccolta dipende la vita delle comunità rurali, distanti chilometri dai primi centri abitati.
Sono persone che appartengono a caste sociali marginalizzate e ghettizzate, in cui molto spesso vi è povertà diffusa e, per riuscire a sopravvivere, tutta la famiglia è impiegata nella raccolta del tè.
Padre Pascal Xalxo, gesuita, si occupa da molti anni di queste persone. La sua preoccupazione più grande è per i figli dei raccoglitori di tè che rischiano di avere una scarsa alfabetizzazione e di essere legati a una vita fatta di sfruttamento. Per questo si è sempre speso in attività educative a loro dedicate.
Un aiuto in questo senso diventa ora necessario per la grave crisi economica che si è venuta a creare con l'arrivo del Covid-19, a seguito del quale molte delle piantagioni da tè del Bengala settentrionale sono state chiuse. Questo ha causato la perdita del lavoro per le famiglie dei raccoglitori dei villaggi più isolati e il loro conseguente, maggiore, impoverimento.
Padre Pascal è molto preoccupato per il futuro incerto di circa 500 bambini, sui quali incombono abbandono scolastico, lavoro minorile, matrimoni precoci e migrazione forzata se non si corre subito ai ripari.
E lo strumento principale per aiutarli è l'istruzione.
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