Madagascar: Riso per Marovoay

Due semplici pompe a motore possono permettere ai contadini malgasci di coltivare il riso, combattere la malnutrizione e gravi forme di usura.

In Madagascar la terra è generosa. Nonostante questo, l'arretratezza dello sviluppo agricolo delle comunità fa sì che il 70% della popolazione viva in povertà, in condizioni di cronica insicurezza alimentare, con il 50% dei bambini che soffre di ritardi nella crescita. I Padri Carmelitani Scalzi lavorano nella zona di Marovoay, nel nord-ovest del Paese, realizzando interventi di sviluppo agricolo a favore delle famiglie povere. In questa zona il clima è favorevole alla coltivazione del riso.
>>La testimonianza di Padre Bruno Dall'Acqua.

L'approvvigionamento idrico delle risaie però è ancora legato all'andamento delle piogge o allo sfruttamento dell'acqua del delta del grande fiume Betsiboka. Quando l'alta marea è sufficiente per alzare il livello del fiume, è possibile inondare le risaie, ma quando questo non si verifica o l'acqua è troppo salata, è necessario utilizzare pompe a motore per pescare l'acqua dal fiume.
Chi possiede le pompe, chiede per il loro uso ai contadini un compenso elevato che può arrivare alla metà del raccolto e, al momento della restituzione dei debiti contratti, il valore del riso viene pesantemente sottostimato. Con 5 mila euro si potrebbero acquistare due pompe a motore e i tubi necessari per pescare l'acqua ed immetterla nelle risaie, permettendo ai contadini di utilizzarle a un costo modesto e parametrato al valore reale dei sacchi di riso prodotti, evitando la perdita del raccolto e il verificarsi di gravi forme di usura.

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