Cuore Amico

Madagascar: Un aiuto per la ricostruzione a Moramanga

Il Madagascar è noto per essere un paradiso naturale tropicale, ma è anche uno degli Stati più poveri del mondo, in cui più del 90% della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno. Tutto si aggrava periodicamente durante la stagione degli uragani che, quest'anno, è stata particolarmente forte.


Bambina alluvionata
Le case di fango e paglia sono facilmente distrutte dalla furia dei cicloni

 

Il cambiamento climatico è già qui. E fa paura.
La massima autorità delle Nazioni Unite per il clima, l'Organizzazione Meteorologica Mondiale, nel suo Stato del clima globale 2021 ha messo in luce, ancora una volta, la triste realtà dei cambiamenti causati dalle attività umane su scala planetaria (terrestre, oceanica e nell'atmosfera). Cambiamenti che “hanno ripercussioni deleterie e durevoli sullo sviluppo sostenibile e degli ecosistemi".
E ci ha avvertito chiaramente: bisogna invertire la rotta, puntare sulle energie rinnovabili e a basso impatto ambientale, senza perdere altro tempo. Senz'altro non occorre perderne ancora.


Alluvionati

Eventi estremi, siccità, ondate di calore, desertificazione e alluvioni sono e saranno sempre più frequenti a tutte le latitudini.
Ma già colpiscono pesantemente in alcuni Paesi. Per esempio sul Madagascar che, qualche mese fa, ha avuto ben sei cicloni che si sono alternati lungo le sue coste sud orientali. Il più imponente, il ciclone Ana, in pochi giorni ha scaricato sulla regione di Moramanga l'equivalente di un anno di pioggia.
Le conseguenze sono state disastrose: centinaia le case e le scuole distrutte, con 110mila sfollati; i campi si sono trasformati in laghi e le risaie, soprattutto quelle nelle vallate o vicino ai fiumi, sono state allagate. Il riso, dopo essere stato diversi giorni sotto l'acqua, è marcito. Il rischio della diffusione di malattie come la malaria, la diarrea e il colera è stato molto alto. Mons. Rosario Vella, vescovo di Moramanga, ha interpellato Cuore Amico per chiedere un aiuto descrivendo la grave situazione: «Le persone colpite dalle inondazioni devono essere rifornite di generi alimentari di base e acqua potabile. Bisogna distribuire anche sapone, medicine e vestiti. Bisogna ricostruire case e donare materiale scolastico, in modo che tutti i bambini e i giovani possano riprendere rapidamente gli studi. Ciò richiede risorse e sforzi di cui non disponiamo, perché la quantità di problemi suscitati da questa emergenza supera di molto le nostre forze».


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Id progetto: 105455 | Aggiornato il 23 giugno 2022  da A. Nascosto   email | modifica | permalink



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