Mozambico: Grazie per la torre dell'acqua

Nella capitale Maputo è una realtà la Casa della Misericordia, un centro diocesano mirato al reinserimento degli ex detenuti. Per completare la struttura serviva la torre di acqua che oggi è realtà grazie ai benefattori di Cuore Amico.

Cari amici,
la Casa della Misericordia è nata a Maputo in Mozambico nel 2016 per assicurare un programma di riabilitazione, formazione e reinserimento a ex carcerati. Alla luce del Vangelo e dei principi della Dottrina Sociale della Chiesa in 5 anni ha aiutato circa 70 giovani e molti di essi hanno felicemente ripreso il loro cammino familiare e sociale. La moltiplicazione della solidarietà che cerchiamo di insegnare loro è uno stile di vita da praticare ogni giorno!
Per questo il pozzo e la torre dell'acqua donati dai benefattori di Cuore Amico sono una benedizione per noi ma anche per la gente del vicinato che, in mancanza di funzionamento della rete idrica locale, ricorrono alla buona acqua della Casa della Misericordia.
L'acqua che sgorga arriva veramente al cuore di tanti fratelli e sorelle mozambicani e ci consente di proseguire nel nostro umile servizio di evangelizzazione e di promozione umana al fianco della popolazione di questo Paese. Grazie per quanto avete fatto per noi. Che Dio vi benedica!
P. Antonio Perretta, sacerdote in Mozambico

Verso il sogno della libertà
Pubblicato a giugno 2017 | Idp 103618

Nella capitale Maputo è stata di recente avviata la Casa della misericordia, un centro diocesano mirato al reinserimento degli ex detenuti. Per completare la struttura serve la torre di acqua.

In Mozambico, un Paese in cui domina la povertà, è stato registrato negli ultimi anni un consistente aumento della violenza e della piccola criminalità, spesso espedienti per la sopravvivenza. Da qui il costante sovraffollamento delle quattro carceri della capitale Maputo in cui i detenuti, circa 3.500 perlopiù giovani, vivono in condizioni deprecabili di malnutrizione e scarsa igiene.

Tre volte alla settimana fa loro visita padre Antonio Perretta, che da tre anni si occupa di pastorale penitenziaria, provvedendo alle principali necessità materiali e prestando un servizio di evangelizzazione e promozione umana. A completamento del percorso cominciato dietro le sbarre, sei mesi fa è stata avviata la Casa della misericordia, una struttura diocesana deputata al recupero e al reinserimento familiare, sociale, lavorativo degli ex carcerati, attraverso un programma basato su studio, lavoro, vita comunitaria, preghiera. «Le nostre attività sono orientate alla maturazione di una libertà personale positiva e fattiva, che consenta ai nostri ospiti di diventare persone rinnovate e riconciliate, minimizzando così le possibili recidive», spiega padre Antonio.
Attualmente gli ex detenuti sono ospitati in una fattoria messa a disposizione da un benefattore locale, in cui sono in corso lavori di ristrutturazione e ampliamento. Nelle adiacenze è presente un pozzo che, oltre ad assicurare l'acqua per uso personale e domestico, serve anche per le attività agricole e di allevamento. Padre Antonio bussa alla porta di Cuore Amico e chiede un aiuto per costruire una torre per l'acqua che assicuri, grazie alla caduta gravitazionale, la pressione necessaria alla fornitura idrica di tutto il centro. La torre d'acqua costa 11.000 euro.
Contribuiamo, anche con una piccola offerta, alla sua realizzazione.

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