Amava la vita, era un entusiasta!
Quando intuiva che una cosa era giusta non lo fermava più nessuno. Molto intelligente e geniale, era però un uomo semplice che ti metteva a tuo agio.
Aperto alle novità, curioso nel senso nobile del termine, amava informarsi sulle persone e sulle situazioni e dove vedeva un bisogno si faceva in quattro per soddisfarlo.
Uomo di azione, ma anche uomo di fede. Mi piace ricordarlo innanzi tutto per l’amore per Dio, che si manifestava nell'amore per la preghiera portata avanti fin verso gli ultimi giorni: liturgia delle ore, visita a Gesù, S. Rosario, S. Messa quotidiana.
L'amore per Dio in lui ha assunto la forma della carità verso il prossimo, in modo particolare per le Chiese dell'est Europa. Penso soprattutto alla Romania visitata più volte, beneficata con molti aiuti verso tante situazioni di povertà: le mense Caritas e le case famiglia tramite le adozioni a distanza. E poi ancora attenzione a seminari, monasteri, sacerdoti anziani.
Era un grande prete e soprattutto un grande uomo. Ai primi di giugno don Antonio aveva iniziato a sentirsi stanco, a non aver più la forza di alzarsi e ha cominciato a non mangiare. Ha ricevuto lucidamente il Sacramento dell’Unzione dei malati e dopo pochi giorni accompagnato dalla preghiera di chi lo ha assistito si è serenamente spento.
Un grazie grande al Buon Dio che ce lo ha donato.
Caro don Antonio, buon viaggio verso la Casa del Padre.
Dal paradiso continua a vegliare su tutti noi.
Don Alfredo Savoldi Presidente dell'Associazione Chiese dell'Est onlus
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