L'Asia è un continente immenso e di gran lunga il più popoloso. In questa regione l'evoluzione della pandemia da Coronavirus rispecchia l'enorme disparità economica e sociale del continente. Se in Cina, Giappone e Corea del Sud l'epidemia è oggi sostanzialmente sotto controllo, in altre zone, come l'India, il Pakistan, il Bangladesh, l'Iran, maggiori sono le difficoltà nel fronteggiare la situazione e crescono i casi di contagio.
I Paesi di quest'area del mondo sono già gravati da problematiche economiche e sociali che rendono la povertà un fenomeno estremamente diffuso. Le abitazioni sono molto spesso baracche, senza acqua corrente, elettricità e scarichi fognari e i sistemi sanitari e dispositivi di protezione sono totalmente inadeguati o inesistenti.
Gravi preoccupazioni destano l'India e il Pakistan, dove la povertà è largamente diffusa e le condizioni igienico-sanitarie estremamente precarie, e le nazioni - arcipelago, come l'Indonesia e le Filippine, dove la conformazione geografica rende difficile intervenire tempestivamente.
In questi Stati inoltre, il blocco delle attività imposto contro la diffusione del contagio, ha lasciato senza lavoro e affamate milioni di persone che già in precedenza vivevano condizioni di estrema povertà, con lavori di pura sussistenza senza tutele né garanzie. Chi vive in povertà rischia oggi di morire di fame.
Per non parlare di quei Paesi in cui la lotta al virus limita diritti e democrazia. Tra questi Cambogia, Thailandia, Myanmar e Filippine, dove le misure restrittive previste per la lotta all'epidemia rischiano di incidere profondamente sulla vita di persone già ampiamente provate.
È il momento della solidarietà.
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