L'estate è la stagione in cui il richiamo all'acqua viene naturale. Anche Cuore Amico ha sentito forte questo richiamo, nato dalle richieste arrivate da due comunità ubicate in posti diversi, ma accomunate dalla stessa esigenza: aiutare le famiglie a uscire dalla povertà, grazie alla realizzazione di impianti di irrigazione per coltivare degli orti. Sono progetti che rivestono carattere di urgenza e che hanno una serie di implicazioni ambientali e sociali rilevanti.
Nel primo caso, in Niger, dove siamo in piena area desertica, si vogliono rendere produttivi terreni aridi, dando lavoro alle famiglie e ai giovani del posto.
Nel secondo caso occorre dare da mangiare ai bambini accolti in una missione della Papua Nuova Guinea, dove stagioni secche si alternano a piogge torrenziali, offrendo un’opportunità di riscatto per adulti dal passato violento e per mamme sole.
Per arrivare a raggiungere questi obiettivi
occorre una cosa sola: l’acqua!
Acqua per irrigare dunque [Link] e, di conseguenza, servono sistemi di irrigazione che consentano al suolo inaridito di produrre di più e ai contadini di sfamare con maggiore continuità le loro famiglie e la popolazione dei villaggi. Di fronte all'allarme idrico mondiale che caratterizza la nostra era, facciamo qualcosa per agevolare questi territori nell'accesso a quell'oro blu per noi scontato e che, per altri, è raro e prezioso [Link] [Link] [Link].
«Il coltivatore è solo, ma quelli che mangiano sono tanti» (proverbio africano)
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