Il Natale, come spiega Romano Guardini in un bel libro di molti anni fa (Natale e Capodanno. Pensieri per far chiarezza) parla di un evento inaudito: un Dio, che è totalmente altro, che non disdegna di farsi totalmente vicino.
Solo da questo, prende senso tutto il resto.
Anche, e soprattutto, tutto ciò che di nobile, di bello, di buono facciamo per gli altri. Quello che, come si dice nel linguaggio comune, facciamo con il cuore. O con il Cuore... Amico. Il Natale diventa il marchio di fabbrica delle tante o poche cose che riusciamo a fare per i “fratelli tutti”: è lo stile del farsi vicini, anzi, il più vicino possibile, del farsi, cioè, prossimo, come ha fatto Dio in quel Gesù che ci ha indicato come piegarci sulle ferite altrui nel racconto del buon Samaritano. Allora, che siamo capaci di muovere le montagne, o solo di portare piccole gocce d’acqua come il colibrì - che ha fatto da simbolo della nostra campagna sull’acqua e contro la crisi idrica - avremo trovato la giusta risposta alla domanda da cui siamo partiti. E ci saremo tenuti lontani dal rischio dell’attivismo e dalla tentazione di pensare di risolvere con le sole nostre forze tutti i problemi del mondo.
Cuore Amico Fraternità Onlus è un’Associazione fondata da Don Mario Pasini, sacerdote e giornalista di Brescia, morto il 29 marzo 2002. Siamo una solida organizzazione di solidarietà che oggi supporta più di 600 progetti missionari in ogni parte del mondo. Ogni anno Cuore Amico riceve donazioni dai suoi benefattori e li distribuisce ai missionari in situazioni di emergenza, contro la malnutrizione e l’abbandono dei bambini, per realizzare cappelle, ambulatori, ospedali, scuole, pozzi.