Armi, campi militari, violenza al posto di penne e zaini e di una normale infanzia. È la condizione vissuta da circa 300 mila bambini in tutto il mondo, nelle zone calde del pianeta.
Ogni anno i numeri cambiano, il fenomeno assume caratteristiche diverse e nuovi Paesi entrano nel numero dei responsabili del reclutamento di bambini. Questo è il quadro che presenta il Rapporto Onu 2018 del Rappresentante Speciale del Segretario Generale.
La versione originale del report è disponibile qui in pdf: [Link]
Ma chi sono i "bambini soldato"?
Si tratta di bambini ma anche di adolescenti, la cui età oscilla in media dagli 8 ai 17 anni, che sono oggetto di operazioni di sequestro su larga scala da parte di gruppi armati regolari e non. Ma il reclutamento non è solo forzato. Anche la fame e la povertà spingono migliaia di bambini poveri o orfani a garantirsi pasti regolari, indumenti e cure mediche attraverso la vita militare. La guerra paradossalmente è un mezzo per sopravvivere. [Link]
I minori vengono addestrati al combattimento, drogati per superare la paura e utilizzati anche come scudi umani. Situazione ancor più drammatica per le bambine che sono usate come combattenti e come schiave sessuali di membri del gruppo armato. Questi giovani, una volta liberati dalla loro schiavitù, vengono aiutati dalle Organizzazioni umanitarie a reinserirsi nella vita normale, ma il loro reinserimento è tutt'altro che facile! Molto spesso vengono respinti o discriminati e la maggior parte delle ragazze viene addirittura ripudiata dalla loro stessa famiglia.
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