Arriva da Yaoundé in Camerun la lettera di suor Clara Zanatta delle Suore Maestre di Santa Dorotea per ringraziare i benefattori.
«Carissimi amici missionari,
eccoci all'appuntamento annuale: ottobre missionario.
È vero però che non siamo missionari un mese all’anno ma, come per tutti i momenti forti liturgici, diventa un mese per risvegliare il nostro spirito missionario, per rinvigorire l’entusiasmo e per rinnovare la decisione di vivere quanto Pietro e Giovanni hanno detto:
«Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4, 20).
Papa Francesco chiede di «andare alle periferie del mondo» per «diventare messaggeri e strumenti di compassione» e nel farlo ringrazia «quanti sono stati capaci di mettersi in cammino, lasciare terra e famiglia affinché il Vangelo possa raggiungere senza indugi e senza paure gli angoli di popoli e città dove tante vite si trovano assetate di benedizione».
Anche tra di voi c'é chi ha fatto l'esperienza di lasciare le proprie comodità per venire a condividere la nostra vita e vedere con i propri occhi la realtà, camminare su strade polverose, esperimentare la mancanza di luce, internet o WhatsApp che non funzionano, misurare l'uso dell'acqua, ecc. Senza fare prediche, per il fatto di condividere tutto questo, siete stati un annuncio della bontà, della compassione, dell’amore di Dio. Avete annunciato che Dio esiste e non abbandona il povero.
Siete stati missionari di speranza.
Il missionario non é solo chi lascia la sua terra per andare lontano ma lo é anche chi resta e diventa il missionario della porta accanto. La pandemia ha creato molta solitudine, paura, insicurezza, dubbi ma ha risvegliato anche tanta solidarietà, comprensione, compassione. Credo che anche voi non avete esitato di farvi, in diverse maniere, portatori di speranza.
Ciascuno di voi che ci siete vicini con la preghiera, con la solidarietà sostenendo progetti di ogni tipo, siete missionari nelle vostre famiglie, parrocchie, quartieri, nel lavoro, nell'assistere chi ha bisogno. È cosi che insieme formiamo una catena di speranza da cui sicuramente ciascuno trae vita nuova, ciascuno scopre che non può vivere da solo, scopre che ha bisogno dell’altro anche se diverso. Scopre che vivere insieme é bello.
Il Papa ci dice pure che é missionario non solo chi ha tante energie, ma anche chi é debole, limitato o é malato o anziano perché anche lui è capace di sostenere, trasmettere con la forza del cuore la vita e il bene.
Carissimi, voglio esprimervi tutto il mio grazie insieme a quello delle mie consorelle che operano in Africa.
Grazie per il bene che fate, siete una benedizione.
Grazie perché ci siete, senza di voi il bene non si moltiplicherebbe.
Grazie e che il Signore benedica la vostra vita, le vostre famiglie e vi protegga da ogni male. Che il Signore ci faccia diventare testimoni e profeti del suo Regno di amore e di speranza. Buon mese missionario a tutti!»
Soeur Clara Zanatta e consorelle Suore Maestre di Santa Dorotea
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