Molti di loro, provenienti per la maggior parte da Afghanistan, Pakistan, Siria, Iraq, sono costretti a fermarsi, respinti alla frontiera croata, rimanendo bloccati nei campi di raccolta della Bosnia-Erzegovina. Il campo di Lipa, distrutto da un incendio nel dicembre scorso, si trova in condizioni spaventose.
La Croce Rossa fornisce un pasto al giorno; l’esercito si è limitato a fornire brandine. E l’inverno terribile ha reso la situazione dei profughi disastrosa. Johann Sattler, ambasciatore e rappresentante speciale dell'Unione Europea in Bosnia-Erzegovina, l’ha definita una “crisi umanitaria artificiale”.
Da parte nostra non possiamo dimenticare quanto ha detto papa Francesco in occasione della 106ma Giornata Mondiale del Migrante e del rifugiato (27 settembre 2020):
«Quando si parla di migranti e di sfollati troppo spesso ci si ferma ai numeri. Ma non si tratta di numeri, si tratta di persone! ».
Cuore Amico vuole dare il proprio supporto aiutando chi è impegnato in prima persona in questa emergenza.
Come Daniele Bombardi, volontario della Caritas italiana nei Balcani, che sta facendo fronte alle terribili condizioni in cui vivono i migranti della zona di Bihac, in Bosnia ed Erzegovina. All'indomani della chiusura del campo profughi provvisorio “Lipa”, migliaia di migranti si trovano a vivere all’addiaccio, in quella che è una zona impervia e isolata, in montagna. Sono senza cibo, acqua potabile e rischiano ogni giorno di morire di freddo.
Occorrono: legna, coperte e un pasto caldo.
Ogni piccola offerta è importante!
Poi c'è padre Albano Allocco, della Congregazione Somasca. Nelle fredde notti di Baia Mare, città della Romania, attorno al suo furgone si affollano, per avere un piatto di minestra calda e un sorriso, adulti, ragazzi e bambini che non hanno casa e vivono per strada. ii sono aggiunti anche i migranti che seguono la rotta balcanica. Fra loro tanti sono i minori non accompagnati.
Il missionario cerca di aiutarne il più possibile, ma non è facile far sì che tutti abbiano un pasto e, dove possibile, un po' di ospitalità.
Occorrono: legna, coperte e un pasto caldo.
Ogni piccola offerta è importante!
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