Due ricorrenze apparentemente distanti ritmano anche il prossimo mese di ottobre: la festa della Vergine del Rosario e la Giornata Missionaria Mondiale.
Se si pensa alla missione solo guardando alle attività pratiche che ne derivano, in particolare tutti i progetti caritativi, educativi o sanitari; e se il rosario è solo una pratica devozionale... allora si pensa a cose distanti.
Se però la missione è la risposta che uomini e donne credenti danno all'invito del loro Signore a essere lievito e sale, a offrire la buona notizia che è Gesù, con la compassione e la dedizione che hanno contrassegnato la sua vita, allora la preghiera e la meditazione ne sono il motore interiore.
Come Maria, anche i missionari e le missionarie si mettono al servizio del progetto di Dio sull’umanità («Ecco la serva del Signore», Lc 1,38); come lei ha fatto con suo Figlio, anch’essi si prendono cura delle persone loro affidate, perché sanno che Gesù ora si identifica con chi ha fame e sete, è straniero, nudo, malato o in carcere (cf. Mt 25,35-36).
Per questo Cuore Amico unisce preghiera e sostegno concreto a chi diffonde il vangelo. Finanziamo progetti di solidarietà, ma teniamo presente anche la preghiera, con la richiesta di offrire sante messe o con i contributi a monasteri di clausura che sono per tanti versi i polmoni della missione; proprio come Gesù che di giorno era mangiato dalle folle, ma di notte viveva un intenso dialogo con il Padre suo, quello che, ancora ragazzo, aveva indicato a sua madre, dicendole:
«Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?» (Lc 2,49).
Don Flavio Dalla Vecchia
Presidente di Cuore Amico
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