Perù: Uno scuolabus per i bambini di Encanada

La scuola elementare ha superato i cento alunni, ma molti bambini distano più di un'ora di strada. C'è bisogno di un pulmino più grande che li porti a lezione.

All’inizio era la Casa per i Bambini nel territorio di Encanada, in Perù. Poi venne la scuola elementare che divenne un polo di attrazione per le famiglie di tutto il territorio circostante. Nasce così l’appello che lancia a Cuore Amico padre Alessandro Facchini , fidei donum di Faenza, da 20 anni sacerdote della locale diocesi, che è venuto a trovarci insieme alla volontaria Marianna Pengue e ad alcuni ragazzi della scuola.
La richiesta è quella di uno scuolabus per portare gli alunni più lontani a lezione.
«La scuola primaria inizialmente era legata solo alla casa che avevamo messo in piedi anni fa» racconta padre Alessandro. «Man mano si è ingrandita, perché la gente del posto si è accorta del lavoro serio che facevamo e ha cominciato a mandare i figli. Oggi abbiamo più di 100 alunni».

Il problema è che molti vivono lontano dall’abitato.
«All'inizio facevano la strada a piedi, in ogni condizione climatica, camminando anche più di un’ora. Poi siamo riusciti ad acquistare un pulmino da dieci posti. Ma non basta più. Ed è anche malandato.
Vorremmo fare ricorso alla vostra generosità per un pulmino da più di 30 posti. È un passo che facciamo con grande trepidazione, sapendo che le esigenze sono tante. Ma, sognando insieme a voi, siamo certi che il sogno si potrà realizzare».

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