Giunto nel Paese nel 1993 con i volontari della Operazione Mato Grosso don Bolis, che oggi ha 72 anni, si era insediato da principio nella valle di Vilcabamba, una delle aree definite dal governo “di estrema povertà” e ultima sede dell'Impero incaico dopo la Conquista spagnola.
Fin dall'inizio ha coniugato l'evangelizzazione con la promozione umana creando non solo l'oratorio, ma anche la scuola di falegnameria, quella di tessitura (poi trasformatasi in centro di formazione al mosaico), la fabbrica di tegole e mattoni e la stalla per produzione di formaggi, al fine di offrire ai giovani opportunità di lavoro.
Oggi tutte queste attività sono svolte da persone del luogo affiancate da volontari italiani, e si sono diffuse anche altre zone nel sud del Perù, tra le più povere del Paese: Totora e Mamara.
Svolgendo il suo servizio pastorale il missionario è entrato nelle case della gente e ha scoperto, tra le altre difficoltà, le grandi carenze di assistenza sanitaria di cui soffrivano le persone e l'abbandono in cui vivevano, soprattutto, gli anziani. Per farvi fronte don Umberto ha comprato una casa a Cusco e l'ha trasformata in un piccolo ospedale destinato a malati poveri. Chi è affetto da tumori in fase terminale, da gravi invalidità, da disturbi psichiatrici; bambini emofiliaci e pazienti in degenza post-operatoria sono i suoi ospiti.
«Lei è i miei occhi» dice un anziano marito della moglie, malata di tumore, che lo spinge in carrozzina. Nella casa di Cusco (Perù), già ampliata grazie a Cuore Amico, padre Umberto Bolis ospita da tempo malati poveri.
Padre Umberto Bolis, nel 2018, ha portato a Cuore Amico la sua contagiosa energia.
Se non ci fosse questa casa di accoglienza i pazienti non potrebbero essere curati altrove, perché le piccole strutture ospedaliere della zona non si occupano di malattie di questo tipo. L'alternativa sarebbe quindi morire in solitudine nelle capanne nella Sierra.
La sua particolare sensibilità nei confronti degli ammalati gli deriva dall'essere lui stesso un malato: soffre infatti del morbo di Parkinson e, come per tante piccole attività quotidiane chiede l'aiuto degli altri (a volte anche di sconosciuti lungo le strade di Cusco), così affida dalle pagine di Cuore Amico se stesso e i suoi ospiti alla Provvidenza.
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[Idp 105685 del 1 marzo 2024]
Curare le ferite del corpo e del cuore
A Marcarà, nel cuore della Cordillera de los Andes, due volontarie di Operazione Mato Grosso (Omg) si prendono cura di campesinos anziani, ammalati, famiglie numerose e disabili. Un’opera di carità a cui possiamo contribuire anche noi.
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