Quest’anno, a maggio, sono partito con due amiche, Odette e Rosa, per visitare il Ruanda, il Paese delle mille colline [Link]. Siamo stati ospitati da mons. Vincent Harolimana, vescovo della Diocesi di Ruhengeri.
È stata l'occasione per visitare alcune realtà che Cuore Amico ha aiutato negli scorsi anni e, in primo luogo, il Santuario di Notre Dame De Fatima, dove quest’anno viene celebrata la Santa Messa quotidiana per i benefattori della nostra Associazione. All'arrivo siamo stati accolti da mons. Gabin Bizimungu (Vicario Generale della [Diocesi di Ruhengeri]) e da padre Théoneste Munyankindi e subito abbiamo potuto apprezzare la calorosa ospitalità del popolo ruandese.
La prima impressione è che il Paese sia “pieno” di bambini e ragazzi. Percorrendo le strade li vedi ovunque. I più fortunati vestiti con la divisa scolastica che vanno a seguire le lezioni o tornano a casa per la merenda. I meno fortunati a piedi nudi nell'erba a pascolare una capretta o a giocare con sassi, legnetti e cerchioni di biciclette. Alcuni di questi bambini visibilmente soffrono di malnutrizione e Cuore Amico può fare qualcosa per loro.
Sarebbe bello che questi piccoli potessero andare a scuola, dove possono studiare ma, anche, fare sport e dimostrare tutta la loro gioia di vivere, espressa sovente con gioiosi canti e balli tradizionali ruandesi.
Tra le diverse scuole che abbiamo visitato, voglio ricordare la Secondaria Regina Pacis. Qui abbiamo visto realizzato il muro di cinta a protezione dei ragazzi e la cisterna che raccoglie l'acqua piovana dal tetto delle aule, in modo che non vada sprecata nella stagione delle piogge e sia disponibile quando serva. Sono due progetti che Cuore Amico ha contribuito a realizzare nel 2014.
Uno dei posti più toccanti che ci piace ricordare è la casa-laboratorio della Association Impuhwe Z'Imana (Misericordia di Dio), facente capo alla Diocesi di Ruhengeri, dove alcune donne sieropositive ottengono aiuto e formazione professionale. Imparano a utilizzare la macchina da cucire e seguono lezioni di educazione sanitaria e nutrizionale, per poi insegnarla alla loro famiglia e a vicini quando tornano a casa. Trovano così un posto nella società.
La Diocesi di Ruhengeri è sempre impegnata ad aiutare le donne più vulnerabili, perché ammalate o vedove. Per questo hanno pensato di costruire una porcilaia nella parrocchia rurale di Butete, dove 285 donne imparano ad allevare e commerciare piccoli maialini.
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