Siria: Non lasciamo soli i malati e gli anziani

Dopo 11 anni di guerra, la crisi umanitaria ed economica è gravissima. Le suore di Santa Giovanna Antida Thouret sono sempre rimaste al fianco della popolazione per garantire cibo ed educazione alle famiglie più povere.

Guerra in Siria, undicesimo anno. Un’eternità, soprattutto per chi la vive sulla propria pelle. I bisogni umanitari sono ancora elevatissimi. Nel 2020 i rapporti di forza sono cambiati e il governo siriano ha consolidato il controllo su vaste aree, mentre la situazione di tante persone rimane estremamente instabile.
«La crisi economica sta causando molta sofferenza e l'embargo sta impoverendo sempre più persone» afferma suor Maria Luisa Caruso, delle Suore della Carità Santa Giovanna Antida Thouret che, da una decina d'anni, vivono tra la gente di Khabab, una città a sud della Siria al confine con la Giordania.

Continua suor Maria Luisa: «I genitori non sono in grado di fornire il latte a neonati e bambini. Le medicine non si trovano e i prezzi sono diventati insostenibili. Alcune famiglie e persone anziane non possono più permettersi di riscaldarsi nel freddo inverno. E i giovani vogliono andarsene perché pensano che non ci sia un futuro per loro».
In cinque villaggi della regione dell’Hauran le suore si occupano della catechesi dei bambini e dell'animazione spirituale di alcuni gruppi di giovani e di adulti. Sostengono le famiglie povere che non sono in grado di affrontare il pesante carico della vita quotidiana e aiutano i malati e gli anziani a comprare le medicine.

Hanno bisogno del nostro aiuto per continuare a fornire un aiuto morale ed economico alle famiglie di questi villaggi, anch’esse vittime della guerra.

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