Tanzania: I frutti della terra

Nei pressi della casa-famiglia di Tanga, per bambini orfani sieropositivi, le Suore Collegine hanno avviato una coltivazione di mais, frutta, verdura. Per velocizzare la produzione, servirebbe un trattore.

«Quando è arrivato, Abib aveva due anni e pesava solo sei chili. Ero convinta che morisse, ma invece si è gradualmente ripreso. Ora corre, gioca, ride. Per noi è una gioia, un miracolo di vita», racconta suor Sofia Lo Presti. È con affetto, pazienza, dedizione che la missionaria si prende cura ogni giorno dei bambini orfani sieropositivi ospiti della casa-famiglia realizzata nel 2009 a Tanga dalle Suore Collegine della Sacra Famiglia. Grazie anche al sostegno dei benefattori di Cuore Amico, la religiosa è riuscita ad avviare nei pressi della missione una piccola fattoria con polli, galline, capre, e a coltivare un appezzamento di terreno che comincia a dare i primi frutti. Mais, sorgo, ma anche ortaggi, come pomodori, patate, melanzane, e la dolcissima papaia che tanto piace ai più piccoli.

«Queste piccole attività ci consentono di autoprodurre alcuni generi alimentari», spiega la suora, «e di commercializzare le eccedenze al mercato locale». Per velocizzare la produzione, a suor Sofia occorrerebbe un trattore, anche usato, di cui tra l'altro potrebbero beneficiare pure i poveri contadini dei villaggi circostanti. «I miei bambini affrontano la vita ogni giorno e la guardano negli occhi», dice la missionaria. «Aiutatemi a offrire loro una ragione per la quale continuare a lottare senza che mai venga meno la fiducia nel domani, senza mai indietreggiare. So di poter contare su di voi».

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