Per la ricorrenza della prima Giornata Mondiale del Bambino l’invito di papa Francesco è di mettere i bambini al centro e prenderci cura di loro, perché sono «preziosi agli occhi di Dio» (Isaia 43,4). Grazie a loro impariamo la «limpidezza» delle relazioni, dell'accoglienza e il rispetto per tutto il creato. È importante quindi non dimenticarsi di tutti quei bambini a cui ancora oggi con crudeltà viene rubata l'infanzia, che non possono studiare, soffrono la fame e la sete, vivono in strada e si trovano ad affrontare malattie, guerre e difficoltà.
Come nella Diocesi di Bacau a Timor Est, dove suor Maria Angela Avarello, delle suore Francescane del Signore, è da 10 anni nelle missioni di Hera e Caisido.
L'impegno pastorale sta dando i suoi frutti e la comunità cristiana sta crescendo con gioia e vivacità, ma molta è ancora la strada da fare. Caisido è un villaggio molto povero, dove la maggior parte degli adulti è analfabeta e dove esiste solo una piccola scuola elementare.
Suor Maria Angela Avarello vorrebbe aprire una scuola dell'infanzia «in modo da aiutare i più piccoli a sviluppare quelle competenze e capacità che il Creatore ha dato loro e che, come spesso accade qui, non sono consapevoli di avere, e per condurli per mano a conoscere la bontà di Dio».
I soldi a disposizione sono stati appena sufficienti per costruire la scuola a rustico, con due grandi aule, la segreteria, il refettorio e i bagni.
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