Prendersi cura della salute di una persona fragile è forse l’atto d’amore più grande che si possa compiere.
Lo sanno bene le Suore Cappuccine di Madre Rubatto che, nella periferia della città di Nakuru, in Kenya, salvaguardano la salute dei bambini presso il centro di salute Madre Rubatto.
«Il nostro obiettivo è cercare di offrire alla gente più povera una possibilità di cura medica» racconta madre Loredana Tiraboschi, superiora generale.
«La nostra realtà opera in particolar modo a favore della maternità e dell'infanzia: ogni giorno forniamo cure a bambini che arrivano da noi con le più varie malattie quali polmoniti, febbri acute, infezioni batteriche e respiratorie, gastroenteriti, malaria, piaghe orali e disidratazione severa».
Per i molti poveri della zona il Madre Rubatto rimane l’unico modo per accedere a servizi sanitari, in quanto l’ospedale governativo più vicino è molto distante ma, soprattutto, molto costoso.
«Cerchiamo di offrire alla gente più bisognosa servizi quali visite ambulatoriali materno-infantili e nutrizionali, analisi del sangue e test per Hiv. Abbiamo inoltre una farmacia e uno studio dentistico. Infine offriamo cure anche a vittime di incidenti stradali o di violenze familiari».
Molte sono le persone curate, ma molti sono ancora i bisogni per i quali le suore chiedono un supporto:
«Siamo certe che grazie all’aiuto di tante persone dal Cuore Amico, potremo continuare nella nostra opera».
Per comprare le medicine ai bambini servono 70 euro al giorno. Per un mese occorrono 2.100 euro.
[Idp 105796 del 1 settembre 2024]
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