Dal 1986 il dr. Gianfranco Morino, chirurgo, è in Kenya, impegnato nella cooperazione socio-sanitaria, nello sviluppo sociale, nell'educazione e nella formazione della classe medica del Paese.
Dal 2008 opera nell'ospedale Ruaraka Uhai Neema Hospital, realizzato sul terreno dell’Arcidiocesi di Nairobi. Il medico, Premio Cuore Amico nel 2006, lancia dalle pagine di “Cuore Amico” un appello per soccorrere chi vive nelle enormi baraccopoli che circondano il ricco centro della capitale Nairobi.
Ecografie ed ambulatori mobili per le mamme delle baraccopoli
Le baraccopoli di Nairobi, dette “slum”, sono le zone più povere e vulnerabili dell’intero continente africano. Qui i tassi di mortalità materna e neonatale sono i più alti del Paese. Le pazienti sono ragazze o giovani donne che hanno perso contatto con la famiglia del villaggio di origine perché arrivate in città per studiare o lavorare, ma la solitudine e la miseria le hanno portate a subire soprusi e violenze. Durante la gravidanza non accedono alle visite prenatali e nemmeno a un parto assistito in un dispensario. La causa di queste gravidanze a rischio, sia per la madre sia per il neonato, è la scarsa disponibilità di servizi di ecografia di base. Con un’ecografia ostetrico-ginecologica sarebbe possibile, infatti, individuare le condizioni che mettono a rischio la sopravvivenza di madri e nascituri: parti gemellari e prematuri, malformazioni, posizione del feto e della placenta. Il dott. Morino vorrebbe formare tre ostetriche per avviare delle visite gratuite periodiche in tre strutture mediche poste nelle baraccopoli.
È indispensabile, però, avere anche tre ecografi portatili, adeguati al contesto.
Il Dott. Gianfranco Morino ci ha inviato da Nairobi un video messaggio per raccontare la difficile situazione per la salute di chi vive negli slum e nelle baraccopoli presenti alla periferia della grande città.
Prevenzione e cura dei casi di tumore al seno
Anche se i dati più recenti dimostrano che le malattie non trasmissibili come le patologie cardiovascolari, il cancro, il diabete e le malattie respiratorie croniche, siano in aumento, il sistema sanitario del Kenya resta concentrato sulle malattie infettive. Di conseguenza, per malattie come i tumori, che rappresentano la terza causa di morte nel Paese, non si fa prevenzione, né attività di controllo. L’80% dei casi di cancro è quindi diagnosticato quando si trova già in stadio avanzato, quando le cure rischiano di essere inefficaci. Tra i paesi africani il Kenya ha, tra l’altro, il più alto rischio di cancro al seno. Diventa per questo importante aumentare la capacità di diagnosticare e curare questi tipi di tumore, assistendo economicamente le fasce più svantaggiate della popolazione, ossia le pazienti provenienti dalle baraccopoli a nord-est di Nairobi.
Si vorrebbe offrire un intervento chirurgico e cure chemioterapiche ad almeno due donne ogni mese.
Doniamo la salute ai malati degli slum di Nairobi! Anche con piccole gocce potremo salvare donne, mamme e bambini.
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[Idp 105796 del 1 settembre 2024]
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