Kenya: Ai margini di tutto

Una chiesa che sorge in mezzo a un mare di baracche, con un missionario canossiano che si china sulle difficoltà della gente.

Siamo nello slum (baraccopoli) di Kware, periferia di Ongata Rongai, a sua volta periferia di Nairobi. Insomma: alla periferia della periferia.
Qui un padre canossiano, Angelo Bettelli, parroco della St. Monica Catholic Parish, affronta ogni giorno le difficoltà quotidiane e le necessità di intere famiglie che vivono in baracche di legno e lamiera senz'acqua, elettricità né servizi igienici.
Insieme ad alcuni volontari presenti nel centro sociale parrocchiale (anch’esso in lamiera, così come la chiesa), procura cibo, medicine e assistenza per pagare visite mediche di malati e disabili e aiutare bambini che non vanno a scuola.
«Non c’è un progetto strutturato, ci occupiamo di quello che nessuno fa e che Gesù farebbe, ovvero la cura di chi cade nella sofferenza di situazioni di emergenza e non ha nessuno che si china su di lui».

Tra i tanti problemi da risolvere, il più urgente è avviare un programma di nutrizione per circa un centinaio di ragazzine e ragazzini.
Si tratta di minori affidati ai parenti o a famiglie di conoscenti in seguito alla morte o alla condizione di grave precarietà dei genitori che sono alcolisti, affetti da patologie gravi o psichiatriche, in carcere o, semplicemente, scomparsi.
«Li sosteniamo nella frequenza scolastica nelle due scuole parrocchiali che abbiamo costruito, ma le stesse famiglie che accolgono questi ragazzi sono in condizioni precarie e non assicurano loro sufficiente cibo e cure. Vi presento questa situazione e chiedo il vostro sostegno, affinché nessuno di loro resti indietro».

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