L'estate che si apre rallenta il ritmo del nostro vivere e, per questo, apre il nostro sguardo per riconoscere la dignità profonda della vita, nostra e degli altri. In particolare della moltitudine di uomini e di donne che, in diverse parti del mondo, sono umiliati dall’ingiustizia, dalla prepotenza e dalla violenza.
L'estate, con la distensione che ci offre, ci può aiutare quindi a compatire (“patire-con”), ossia ad avere compassione, imitando in questo lo stile di Dio che è vicinanza e tenerezza e, appunto, compassione.
Con questi sentimenti vi presentiamo la nostra campagna estiva che vuole evidenziare le situazioni critiche che si stanno affrontando in Myanmar, ad Haiti e in Sudan.
Sono Paesi in cui la popolazione, e i missionari con essa, vivono ogni giorno nella sofferenza e sotto il fuoco di conflitti armati.
A causa di questi conflitti, tantissimi sono gli sfollati, i rifugiati e i profughi la cui giornata mondiale è il 20 giugno. La nostra vicinanza è determinante affinché possano avere cibo e medicine, un lavoro, la scuola per i loro figli e un posto da abitare che si possa chiamare “casa di famiglia”.
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