Pur essendo estesa cinque volte più dell'Italia, è al secondo posto della classifica dei Paesi meno popolati del mondo a causa anche dei grandi contrasti climatici. Terra di nomadi e pastori, dove un terzo del totale vive al di sotto della soglia di povertà.
Un piccolo gregge (come le sue guide lo chiamano) è la comunità cristiana, composta da circa 1.500 fedeli. Un'esigua minoranza che, dopo la fine del sistema sovietico, ha iniziato il suo cammino in un paese In cui vi è una ampia presenza di buddhisti.
Le missionarie della Consolata offrono un servizio importante alla Chiesa locale. Sosteniamole!
Come dice l'amministratore apostolico - ora cardinale - mons. Giorgio Marengo:
«La Chiesa in Mongolia è una Chiesa povera e piccola, siamo pochi, non abbiamo molte risorse. Ma nelle piccole comunità c'è una attenzione reciproca forte, significativa e i legami che si formano tra le persone sono segnati da un edificante senso di verità e autenticità… L'anno scorso abbiamo celebrato i primi trent'anni di effettiva presenza della Chiesa Cattolica nel Paese in epoca contemporanea.»
E conclude - «Il dialogo interreligioso fa parte dell'evangelizzazione, non tanto come strategia, ma come mezzo di testimonianza per la Chiesa. Il rapporto interreligioso è come un'amicizia, una storia sempre basata sulla fiducia reciproca e che si costruisce nel tempo».
L'ultimo gesto che il Papa compirà sarà di inaugurare la Casa della Misericordia, un luogo di accoglienza a persone segnate da problemi e ferite che cercano cura e conforto. Cuore Amico ha già aiutato questa piccola comunità cristiana: i semi non fanno notizia, ma danno motivi di speranza.
Don Flavio Dalla Vecchia
Presidente di Cuore Amico
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