«I nonni sono la saggezza, la memoria di un popolo e devono trasmettere questa memoria ai nipotini». (Papa Francesco, Discorso alle famiglie, Dublino 2018)
José María Maravall, sociologo e politico spagnolo, sostiene che: «La dignità di una società si misura nel trattamento che riserva ai suoi anziani». Il problema non è solo economico, ma culturale, etico, di civiltà.
Proprio per riflettere su questa questione l'Onu, nel 1990, ha istituito la Giornata internazionale delle persone anziane.
Nelle nostre società, in molti casi, il pensionamento significa uscita dalla società, isolamento e attesa. Quello che si è imparato nel corso della vita diventa qualcosa che si porta con sé, ma che non è apprezzato.
Il pensionamento è un po' un'attesa senza speranza: la vecchiaia non è vista come maturità, ma come “malattia”. Un modo di pensare che sta alla base della “cultura dello scarto” denunciata da papa Francesco.
Le società africane e asiatiche, fino a ora, hanno dato agli anziani rispetto e considerazione crescenti con l'età. Famoso è il proverbio africano che recita: «Quando muore un anziano è come se bruciasse una biblioteca».
Ma anche qui l'urbanizzazione e l’assunzione di modi di vita occidentali iniziano a creare fenomeni di emarginazione e di condizioni di vita nella povertà (vedere qui a fianco ciò che segnalano le suore che operano in una baraccopoli di Nairobi).
Ecco, allora, l'attualità di una considerazione di papa Francesco: «Un popolo che non custodisce i nonni, un popolo che non rispetta i nonni non ha futuro perché non ha memoria, ha perso la memoria».
Aggiornato il 1 febbraio 2020
da Redazione Cuore Amico 
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