È una Suora Maestra di Santa Dorotea di 70 anni, più della metà dei quali trascorsi in Africa, Burundi prima e Repubblica Democratica del Congo dopo. Nel 1975, conseguito il diploma di infermiera e ostetrica, parte da Concesio (BS) per il continente nero. A Rukago e a Matara, in Burundi, accoglie nei due dispensari delle missioni tantissimi bambini. Soprattutto assiste e incoraggia le mamme, offrendo loro nozioni di igiene e alimentazione. La guerra costringe la comunità delle suore a rifugiarsi nell'ex Zaire, oggi Repubblica Democratica del Congo.
A Kaniola, nel cuore della foresta equatoriale, apre una nuova comunità insieme ad alcune consorelle. La situazione nella zona è allarmante: una grande quantità di donne muore durante il parto per mancanza di assistenza. Si decide di costruire un centro di maternità, e suor Evelina si dona con tutto il cuore di cui è capace.
Tante vite hanno potuto così vedere la luce, tante donne hanno potuto trovare una mano amica per risollevarsi e superare le difficoltà.
Suor Evelina Mattei
Nel 2009 la missionaria giunge a Bukavu. È il periodo della guerra più cruenta scoppiata in Zaire. Sono anni drammatici e suor Evelina vede la morte in faccia, con i soldati armati di machete pronti a mutilare adulti e bambini. Si dà allora da fare nel campo profughi allestito in città.
Oggi è a Burhiba dove, nel carcere sovraffollato e privo di medicine, porta la sua competenza medica e il suo sorriso agli ammalati. Con la sua vita, suor Evelina è testimone di Gesù e raccoglie in pieno l'eredità spirituale del fondatore della sua congregazione, il Beato don Luca Passi, il cui motto era: «Bisogna dare la vita anche per la salvezza di una sola persona».
In Rep. Dem. del Congo,
grazie alla somma ricevuta con il Premio Cuore Amico la missionaria vuole infatti migliorare la difficile situazione sanitaria dei detenuti nella prigione centrale della città. Per loro, costretti a vivere in un sovraffollamento malsano, si vuole rifornire la farmacia della prigione con medicinali di prima necessità.
Altrettanto importante è ricostruire una struttura sociale devastata a causa delle guerre sostenendo le donne congolesi che, da sole, portano sulle spalle il peso di una famiglia o il trauma di violenze vissute in guerra. Si vuole offrire loro alfabetizzazione, una formazione di base e progetti di micro imprenditoria nei tre foyer attivi nella zona di Bukavu.
Padre Gianpietro Carraro
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[Idp 106056 del 1 luglio 2024]
Impianto idrico per il dispensario
Il dispensario rurale di Kilemba è l'unico a fornire assistenza in una vasta zona, ma non dispone di acqua potabile. È necessario un impianto idrico filtrante.
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