Vogliamo condividere con voi la lettera con gli auguri di Natale dei bambini di suor Nadia Monetti dalla missione di Ndithini in Kenya. Molti di loro sono ammalati di Aids e nuovi piccoli continuano a bussare alla porta della casa "Madre Ippolita" per ricevere aiuto, protezione, cibo, medicine e educazione. Questi bambini però sono un segno di speranza per tutti noi.
«Carissimi,
eccoci a un altro appuntamento, a un altro grido di speranza per tutta l'umanità. L'annuncio quest'anno della nascita di Gesù è più forte, perché molta gente è avvolta dalla morsa della paura. La paura ci fa chiudere in noi stessi e noi piano piano chiudiamo il cancello del nostro cuore lasciando spazio allo sgomento e al terrore.
Noi siamo i bambini orfani e ammalati di Aids e siamo qui a donarvi speranza per ricominciare un cammino nuovo. Insieme, alziamoci e camminiamo per i sentieri dell’umanità asciugando le lacrime della sofferenza con le bende della carità.
Noi vogliamo essere gli annunciatori di fiducia, del Natale di speranza, noi piccoli che la società ha ferito e ha segnato con il dito dell'emarginazione.
Dentro di noi regna l'Aids e siamo schiavi delle medicine e se non le prendiamo, voliamo in cielo in cerca dei nostri genitori. Noi siamo qui con le mani aperte per spronarvi ad avere fede e fiducia, le due ali che vi permetteranno di volare per conquistare la gioia di essere cittadini della speranza.
Gesù è qui in mezzo a noi. Noi ogni giorno lo sperimentiamo perché è un bimbo come noi che ci ha accolto e ci ha mandato ad annunziare la sua venuta in mezzo agli uomini e donne di buona volontà.
Insieme cantiamo: “Siamo qui con la gran stella per annunziare la nascita di Gesù”.
Grazie e alziamoci alla ricerca del nostro Gesù del Dio, che si è fatto bambino, perché noi lo potessimo toccare e imitare per donare a quanti incontriamo l’amore e l’unità della famiglia di Nazareth.
A tutti voi amici e conoscenti vi auguriamo un felice incontro con gli angeli, con i re magi, con i pastori e con Maria e Giuseppe per accogliere Gesù, quel bimbo che si è fatto uomo per la nostra salvezza. Grazie e auguri a tutti,
I bambini del mondo»
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