Brescia, 22 ottobre 2016: XXVI Premio Cuore Amico 2016

Il Premio, giunto alla ventiseiesima edizione, si è tenuto il 22 Ottobre 2016 alle ore 9.30 presso la Chiesa di San Cristo dei Padri Saveriani di Brescia

Ogni anno vengono segnalate figure esemplari di missionari (sacerdoti e religiosi, suore e laici) per la loro opera di evangelizzazione, di promozione e sviluppo nel mondo. La sede di consegna è stata la Chiesa di San Cristo presso i Padri Saveriani in via Giovanni Piamarta 9 a Brescia.

Premio Cuore Amico: Aiutiamo chi aiuta!
È stato chiamato anche “Premio Nobel ai missionari”.
Siamo ormai al ventiseiesimo anno. Sacerdoti e religiosi, suore e consacrate, laici e laiche, congregazioni e ordini religiosi dal 1991 sono stati premiati per la generosità dei benefattori di Cuore Amico.
Un'apposita commissione li ha scelti guardando alla loro testimonianza di fede e di vita: uomini e donne impegnati nei territori dove si sono trovati a vivere in Africa, in America Latina, nell'Asia e nell'Oceania.
Fede che si fa promozione umana rispondendo ai più svariati bisogni, rendendo possibili progetti significativi e urgenti.

I missionari premiati

Così è stato sabato 22 ottobre 2016.
50 mila euro sono stati dati alla Custodia di Terrasanta dei Frati Francescani per aiuti di emergenza alla popolazione di Aleppo ormai stremata dalla guerra in atto in Siria.
E altri 50 mila per le innumerevoli opere rivolte ai poveri della grande famiglia delle suore Missionarie della Carità, congregazione fondata in India da Madre Teresa, proclamata Santa il 4 settembre.
E ancora 50 mila euro a Enrico Rigosa, laico dell'Operazione Mato Grosso che da anni segue con attenzioni straordinarie tanti carcerati delle sei prigioni maschili, femminili e per minori a Lima in Perù, senza trascurare le loro famiglie.

Ve li presentiamo unitamente alle loro iniziative che meritano un sostegno particolare da parte dei benefattori di Cuore Amico. Siamo certi che anche quest'anno saremo aiutati a raggiungere quelle cifre che rendano possibili questi progetti.
Don Armando