L'ecologia integrale - capace di tenere insieme difesa dell'ambiente, giustizia sociale e valorizzazione delle culture - è il nuovo paradigma proposto da papa Francesco nella sua seconda enciclica Laudato si', sulla cura della Casa Comune.
Nel documento il Papa evidenzia che la nostra terra, maltrattata e saccheggiata, richiede una “conversione ecologica” affinché l'umanità assuma la responsabilità di un impegno concreto per la sua protezione. Questo include lo sradicamento della miseria, l'attenzione per i poveri, l'accesso equo e universale alle risorse del pianeta, la cura delle “ricchezze culturali dell'umanità” (ad esempio quelle delle comunità aborigene) e un miglioramento della qualità della vita urbana.
L'enciclica raccoglie, in un'ottica di collegialità, diverse riflessioni delle Conferenze episcopali del mondo e si conclude con due preghiere, una interreligiosa ed una cristiana, per la salvaguardia del creato.
«Dobbiamo riconoscere che non sempre noi cristiani abbiamo raccolto e fatto fruttare le ricchezze che Dio ci ha dato. [...] La spiritualità non è disgiunta dal proprio corpo, né dalla natura o dalle realtà di questo mondo, ma piuttosto vive con esse e in esse, in comunione con tutto ciò che ci circonda». (Papa Francesco, Lettera Enciclica Laudato si', sulla cura della Casa Comune, pubblicata il 18 giugno 2015).
Con questo spirito, tante comunità cristiane sono attivamente impegnate a promuovere progetti di sviluppo rispettosi dell'ambiente e che favoriscono un rapporto armonioso con il creato. Anche l'opera di tanti missionari e missionarie si lascia ispirare da questa prospettiva.
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